giovedì 27 aprile 2017

Realizzato il primo grembo artificiale per salvare i bambini prematuri

Un team di ricercatori statunitensi sono riusciti a creare il primo grembo artificiale.
Per fare ciò sono stati effettuati diversi test sugli animali, principalmente agnelli nati prematuri: grazie al grembo artificiale, gli agnelli hanno proseguito la loro crescita, sviluppando del tutto i propri organi.
E' una favolosa scoperta che potrebbe portare un passo in avanti la medicina per ridurre il rischio di mortalità dei bambini nati prematuri e che, grazie a questo micro-ambiente, potrebbero continuare a crescere, come se fossero all'interno del grembo materno.
Al momento ci sono ancora molti rischi che potrebbero causare gravi danni al neonato, per esempio l'assorbimento rapido da parte del sangue dell'ossigeno che passa dai polmoni (ancora in fase di sviluppo) potrebbe causare la mancanza di ossigeno e quindi danni cerebrali e cardiaci.
Un secondo rischio potrebbe essere la difficoltà dei polmoni di gestire carichi di ossigeno provenienti da una fonte artificiale (come i macchinari), in quanto un eccesso di ossigeno potrebbe produrre una crescita eccessiva dei vasi sanguigni oculari, rendendo così cieco il neonato.


A causa di questi rischi, i ricercatori non hanno ancora tra le mani una tecnologia sicura riguardo i grembi artificiali, ma gli scienziati non vogliono arrendersi.
Questa invenzione, però, ha già provocato diverse polemiche da parte dell'opinione pubblica, in quanto non accettano di vedere un bambino all'interno di una sacca.
Per questo motivo hanno proposto agli scienziati di realizzare un grembo artificiale composto, non da una semplice sacca, ma da una normale incubatrice riempita di liquido amniotico e ricoperta da pannelli scuri.

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