Addio a Dj Fabo |
Oggi, su Twitter Marco Cappato dell'associazione Luca Coscioni ha scritto: "Fabo è morto alle 11.40. Ha scelto di andarsene rispettando le regole di un Paese che non è il suo". La notizia della morte di Fabo, il giovane divenuto cieco e tetraplegico in seguito ad un incidente stradale avvenuto nel 2014, ha sconvolto l'Italia intera e ha portato tutti a riflettere ancora una volta su una questione delicata come quella dell'eutanasia.
Dj Fabo da tempo aveva scelto di porre fine alla sua vita ormai dolorosa e difficile attraverso l'eutanasia applicata in una clinica in Svizzera: qui, dopo varie visite mediche e psicologiche che accertassero le gravi condizioni fisiche e la volontà certa di porre fine alla propria vita, è stato dato il via libero al volere di Fabo. Dopo aver chiesto ai suoi amici di allacciare sempre le cinture quando sono in auto, ha morso un pulsante permettendo al farmaco letale di entrare nelle sue vene e farlo addormentare con serenità, senza sofferenza e dolore.
Accanto a lui anche la fidanzata che gli è stato vicino fino all'ultimo e i suoi amici e parenti: questa notizia sconvolge gli animi di tutti perchè in Italia ciò non è ancora permesso e solo chi dispone di un certo benessere economico può permettersi di porre fine alla propria sofferenza.
Al suo rientro in patria, Marco Cappato può rischiare 12 anni di carcere per aiuto al suicidio, ma si spera che questa notizia così triste possa far riflettere le alte cariche dello Stato affinchè ognuno sia libero di scegliere fino alla fine.
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