Nella serata di ieri 12 marzo è andato in onda su Italia 1 il programma tv Le Iene che, come sempre, ha mostrato servizi inquietanti e veritieri.
Tra questi c'è il caso di Annamaria, ragazza proveniente da un piccolo comune della Calabria in cui, all'età di 13 anni, è stata violentata da un branco di ragazzi, per poi essere incredibilmente ripudiata dal suo paese.
Tutto è iniziato all'età di 13 anni, quando Annamaria veniva corteggiata da un suo coetaneo che le riempiva le giornate con gesti d'amore e dichiarazioni.
Fino a quando un giorno l'ha portata inconsciamente in un casolare, dove erano presenti anche tre amici del suo corteggiatore.
I ragazzi, contro il suo volere, hanno più volte abusato di lei e, il giorno dopo, Annamaria ha confessato tutto al parroco per poter essere aiutata, ma quest'ultimo le ha semplicemente detto di tornare a casa.
Da quel giorno le violenze sono continuate per altri due anni: il gruppetto di giovani passavano sotto casa sua e, se lei si rifiutava di andare con loro, la sistemavano in macchina con la forza e la portavano in campagna: lì più e più volte la violentavano e picchiavano, oltre a cospargerla di benzina per provare a bruciarla.
Quando, dopo due anni, il branco iniziò a mettere gli occhi su sua sorella più piccola, Annamaria decise di reagire e di raccontare tutto ai carabinieri e, grazie ad un processo, i ragazzi sono stati condannati a 7 anni di carcere.
La vittima pensava che l'incubo fosse finito ma si sbagliava, in quanto nel paese tutti la reputavano colpevole, usando espressioni del tipo "ha portato in carcere ragazzi innocenti", "si è inventata tutto per ottenere soldi con il risarcimento", "era lei che provocava gli uomini, alzandosi in piazza la gonnellina".
Tutto questo odio ingiusto nei suoi confronti ha costretto Annamaria ad entrare nel programma Protezione Testimoni, vivendo oggi in una località segreta e con una nuova identità.
Oggi Annamaria vive serena e felice e spera un giorno di incontrare un ragazzo che la tratti come una regina e che la faccia sentire a suo agio, perchè le violenze subite in passato l'hanno portata a non fidarsi più degli uomini.
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