E' alta la tensione a Melendugno, in provincia di Lecce, dove si sta procedendo all'espianto di oltre 300 ulivi per far partire i lavori che porteranno alla realizzazione di un gasdotto che porterà il gas dall'Azerbaijan in Italia, attraverso un percorso lungo più di 800 Km e che attraverserà anche il Mar Adriatico.
Solo una settimana fa il Ministero dell'Ambiente aveva respinto la richiesta del sindaco di Melendugno e di altre autorità pugliesi di bloccare i lavori per proteggere l'ambiente e, in modo particolare, gli ulivi ultrasecolari. E così sono ripresi i lavori che, in questa prima fase, porteranno all'espianto di oltre 300 esemplari di ulivi i quali verranno trasferiti in un vivaio per poi essere successivamente ripiantati lì dov'erano.
In queste ore ci sono stati forti scontri tra la polizia e i manifestanti: tra questi, c'è lo stesso sindaco di Melendugno, contrario a questa manovra a danno della natura e del paesaggio per la realizzazione di un micro tunnel, e anche Emiliano si schiera contro il Governo, incapace di ascoltare la voce della Puglia. Tra i manifestanti c'è stato anche un uomo che ha avvertito un malore ed è stato subito soccorso dal 118: pare che l'uomo sia in sciopero della fame da una settimana e che si sia sentito male proprio in virtù di questo.
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