E' stato finalmente svelato il mistero della donna rinvenuta nelle acque del Mar Adriatico, senza vestiti e rinchiusa in un trolley: si tratta di una giovane 27enne russa, Katerina Laktionova, morta di stenti a causa di una forte anoressia che l'aveva distrutta nel giro di due anni.
Ad essere accusata di dispersione di cadavere è la mamma di Katerina: 48 anni, russa anche lei, faceva la badante a Rimini. A far crollare la donna è stato un suo amico, insospettito dalla vicenda e dal fatto di non sentirle più: ha provato a contattare la signora che gli aveva riferito di essere in Russia per la morte della madre e che aveva portato con sè la figlia malata. Ma la donna chiamava dall'Italia: e così, dopo varie domande, non ha retto più ed è scoppiata in lacrime, ammettendo di esser stata lei a chiudere sua figlia in una valigia e a gettarla in mare.
La donna, però, non ha svelato le ragioni del gesto che risulta alquanto strano: ha, invece, confermato che soffriva terribilmente per la malattia della figlia e che non riusciva ad aiutarla. Da due anni le due donne si erano trasferite dalla Russia a Rimini: qui, Katerina sperava di divenire una modella, ma questa strada l'ha portata nel tunnel dell'anoressia dal quale non è più riuscita ad uscire.
Secondo l'autopsia, Katerina è morta di stenti: d'altronde il suo aspetto hanno sin da subito fatto ipotizzare che si trattasse di una donna anoressica, eliminando l'ipotesi che potesse trattarsi della donna cinese scomparsa dalla crociera a Civitavecchia.
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