Una nuova scoperta è stata compiuta da un team di ricercatori italiani, ovvero, grazie ad un prelievo del sangue, sarà possibile ora prevedere la malattia Sla (Sclerosi laterale amiotrofica).
Infatti, analizzando una particolare proteina presente nel nostro sangue, si può prevedere lo stato di avanzamento della malattia, riuscendo anche a determinare la durata della sopravvivenza dell'individuo.
La scoperta è stata condotta dal centro clinico NeMo in collaborazione con l'ospedale Molinette di Torino, i quali hanno osservato come la proteina C-reattiva, prodotta comunemente nell'organismo, nel fegato e nel grasso corporeo, venga maggiormente elaborata quando il soggetto è in uno stato avanzato di alcune patologie oppure nei processi di infiammazione, aumentando così la sua concentrazione nel sangue.
Realizzando queste analisi, il team di ricercatori ha individuato una relazione tra tre fattori, ovvero alte concentrazioni di C-reattiva, processi infiammatori presenti nell'organismo e l'aggressività della Sla.
Questo passo in avanti nella comprensione della Sla incoraggerà molti scienziati a lavorare in modo più approfondito sulla sclerosi laterale amiotrofica, malattia ancora incomprensibile e che colpisce attualmente in Italia oltre seimila persone.
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