Questa mattina Palermo si è risvegliata con l'omicidio di un boss: in via d'Ossuna, quartiere Zisa, verso le ore 8.00 il mafioso Giuseppe Dainotti è stato ucciso con due colpi in testa, mentre trascorreva la mattinata pedalando per la città.
L'omicidio è avvenuto a pochi metri di distanza da una scuola d'infanzia in un orario in cui le strade erano poco trafficate e con la totale assenza di pedoni: ma, secondo le testimonianze raccolte dai carabinieri, pare che ci sia una testimone, precisamente una tunisina residente in via d'Ossuna, che, dopo aver sentito degli spari, si è affacciata e ha visto per strada un uomo che perdeva sangue dalla testa.
Sul posto sono intervenuti subito le forze dell'ordine per ricostruire l'omicidio ed in città la vittima era molto conosciuta, soprattutto per il suo passato nella mafia.
Dainotti era stato negli anni '80 un boss che, dopo diversi reati, come rapine miliardarie e l'omicidio del capitano dei carabinieri Emanuele Basile, era stato condannato all'ergastolo.
Ma, grazie alla legge Carotti del 2000, ottenne la possibilità di richiedere il rito abbreviato, portando la sua pena a soli 30 anni di carcere.
Nel 2014 venne liberato per espiazione della pena ed oggi, però, la sua vita si è conclusa: i carabinieri cercheranno di capire i motivi dell'omicidio che, secondo le testimonianze, pare sia stato commesso da due ragazzi a bordo di una grossa moto.
Nessun commento:
Posta un commento