mercoledì 5 aprile 2017

Siria, armi chimiche contro i rifugiati: 72 vittime

Sono terribili le immagini che stanno facendo il giro del mondo e che ritraggono le dure conseguenze di un attacco con armi chimiche avvenuto in Siria, precisamente nella provincia di Idlib, dove si sono rifugiati molti siriani della città di Hama.

Erano le 4 e 30 del mattino di martedì 4 aprile quando uomini, donne e bambini sono stati svegliati nel sonno e alcuni di loro sono morti poco dopo per strada, uccisi da gas nervino o cloro. Ad oggi si contano 72 vittime, 20 di questi sono bambini, tutti uccisi da armi chimiche sprigionate nell'aria. Non si sa ancora bene quale sia la dinamica dell'attentato: i sopravvissuti parlano di un raid aereo che ha gettato questo veleno sulla città, incolpando così il regime di Assad, ma quest'ultimo si difende insieme alla potente Russia, affermando che lo sprigionamento di queste sostanze tossiche nell'aria sia dovuto ad un arsenale chimico colpito da un bombardamento aereo siriano.
In mezzo ci sono le vittime: le immagini mostrano uomini e bambini con la bava alla bocca, in preda alle convulsioni, con il sangue che fuoriesce dal naso o con le pupille ridotte ad uno spillo.
E' un dramma mondiale con cui è morta l'umanità intera perchè nel 2017 non si può continuare a far la guerra, uccidendo vittime innocenti come lo sono i bambini, e soprattutto con armi chimiche così subdole.
E mentre c'è gente che in Siria continua a morire, i potenti del mondo si accusano l'un l'altro, mossi sempre e solo da interessi economici.

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