Nel corso della puntata di domenica 14 maggio de Le Iene è stato mandato in onda il servizio di Matteo Viviani sul Blue Whale, il gioco online che ha provocato finora solo in Russia 157 morti tra minorenni. Ma di cosa si tratta? E come si può capire se i propri figli ci stanno giocando?
Blue Whale, le regole del gioco
Quando parliamo di Blue Whale facciamo riferimento ad un gioco online, partito molto probabilmente dalla Russia sul Facebook russo. Si tratta di un gioco (difficile chiamarlo così) che porta alla morte nel giro di 50 giorni: di qui il nome che fa riferimento alla balenottera azzurra che, quando decide di farla finita, si dirige verso al riva per arenarsi sulla spiaggia. Tornando al gioco, una volta effettuato l'accesso, viene rilasciato al partecipante una serie di 50 regole, una per ogni giorno. Le cose da fare sono diverse, ma tutte terrificanti: provocarsi tagli per patire dolore e sofferenze, guardare film horror o video psichedelici, ascoltare musica deprimente, salire sul tetto degli edifici più alti della città. Una serie di azioni che culminano con quella del 50esimo giorno, quella della morte che deve avvenire lanciandosi nel vuoto dal tetto di un edificio alto e avendo cura di farsi riprendere mentre lo si fa.
Quali sono i segnali da individuare sui propri figli
Stando a quelle che sono le regole del gioco, tra i segnali che devono destare preoccupazione ci sono:
- tagli sul corpo e sanguinamenti;
- la visione di troppi film horror;
- la sveglia alle 4 del mattino;
- i disegni delle balene o la condivisione sui social di immagini di balene;
- la strana passione per gli edifici alti.
Qualche giorno fa è stato individuato e arrestato il creatore di questo terribile gioco: si tratta di un giovane studente di psicologia che, alla domanda "Perchè lo hai fatto?" ha risposto di aver voluto solo ripulire il mondo degli scarti biologici.
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