Tragedia inaspettata è avvenuta nella mattinata di ieri nel quartiere padovano di Arcella: un moldavo di 23 anni, dopo aver ucciso sua madre, si è suicidato lanciandosi dal terzo piano del condominio in cui abitava.
Il tutto è avvenuto alle ore 13.00 in via Apollodoro, quando i residenti hanno sentito un rumore provenire dalle scale: usciti di casa, hanno notato il corpo del 23enne Veaceslav Malachi.
Il moldavo, con un passato da ladro e da alcolista, era agli arresti domiciliari e, quando il suo corpo è stato ritrovato, respirava ancora: i condomini così hanno subito chiamato il 118.
Arrivati sul posto, i soccorsi hanno cercato di rianimarlo, notando poi sul corpo del ragazzo diverse ferite da taglio, avvertendo così i carabinieri per ricostruire ciò che fosse successo.
A farlo sono stati precisamente i militari del Nucleo Investigativo di Padova che, entrando nell'appartamento del secondo piano di Veaceslav, hanno trovato per terra il corpo senza vita di sua madre, la 53enne Feodora Malachi, che lavorava in Italia come badante.
Analizzando la scena del crimine, i carabinieri hanno concluso che Feodora era stata uccisa con circa 50 coltellate da suo figlio, il quale, dopo l'omicidio, ha deciso di ferirsi con l'arma del delitto per poi lanciarsi dalla tromba delle scale.
Diversi vicini di casa hanno rilasciato numerose dichiarazioni, confermando che Veaceslav non era un ragazzo normale: usciva di notte sul terrazzo per urlare o cantare e, nonostante fosse agli arresti domiciliari, lo si vedeva spesso per strada mentre parlava da solo.
Non era una persona con cui mettersi contro: infatti in passato, dopo una piccola lite con un vicino di casa, il moldavo si era vendicato lanciando la propria bicicletta sul cofano dell'auto del vicino.
Intanto le indagini proseguiranno, in quanto i carabinieri dovranno capire se Veaceslav abbia ucciso la madre in uno scatto d'ira o se fosse tutto parte di un piano architettato giorni prima.
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