venerdì 10 novembre 2017

Federica Angeli a Nemo: giornalista sotto scorta per aver denunciato il clan Spada

Nella serata di ieri 9 novembre su Rai 2 è andata in onda una nuova puntata del programma Nemo - Nessuno Escluso, in cui è stato trasmesso il servizio integrale del giornalista picchiato da Roberto Spada, Daniele Piervincenzi, mentre indagava sui rapporti tra il partito politico di estrema destra CasaPound e la famiglia Spada, soprannominata Clan della Nuova Ostia per le numerose accuse di estorsione ricevute negli ultimi anni.


Dopo la messa in onda di questo servizio, a rubare la scena a tutti è stata la giornalista Federica Angeli che, su invito dei conduttori di Nemo, ha raccontato la propria esperienza con il clan Spada.
La giornalista vive da ben 1580 giorni sotto scorta per aver raccontato nel 2013 ciò che accadeva ad Ostia, dichiarando successivamente che Roberto Spada è la stessa persona che ha minacciato sia Angeli che i suoi figli tramite Facebook.
Cosa è accaduto nel 2013?
Federica Angeli, assieme a Repubblica, fece una inchiesta riguardo un lido di proprietà di una società, appartenente sia all'ex leader di Casapound, Ferdinando Colloca (ex maresciallo della Marina Militare), sia al cugino di Roberto Spada, Armando.
Per queste indagini la giornalista si mise in pericolo, soprattutto quando il clan la sequestrò dopo aver scoperto la telecamera accesa: subito dopo la portarono in una stanza per intimorirla e per confessarle che ad Ostia comandano loro e che deve volgere lo sguardo altrove.
Nonostante questo Angeli non dimenticò tutto quello che aveva visto, decidendo con tanto coraggio di continuare a vivere ad Ostia con la sua famiglia fino a quando, due mesi dopo, divenne l'unica testimone oculare di un tentato duplice omicidio tra due esponenti della famiglia Spada, costringendo la polizia a metterla sotto scorta.
La giornalista conclude il suo intervento a Nemo con le seguenti riflessioni:
"La realtà di Ostia è questa: quando lo Stato diventa assente, l'anti-Stato diventa Stato e quindi le persone iniziano ad avere fiducia verso i criminali.
Ad Ostia se la gente ha bisogno di una casa, Roberto Spada gliela trova e come?
Picchiando quello che occupa una casa per poi sfrattarlo, oppure se qualcuno cerca un lavoro, Roberto Spada gli offre un posto come vedetta per lo spaccio.
Malgrado questa vita dura e la perdita della libertà, la legalità è una irrinunciabile forma di libertà e, anche se a volte ci si sente soli a combattere il male perchè lo Stato non c'è, ci siamo comunque noi che possiamo essere fieri e che possiamo camminare a testa alta perchè abbiamo scelto di stare dalla parte opposta dei criminali e non è detto che vincano sempre loro".

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