venerdì 3 marzo 2017

Fecondazione, creato il primo embrione artificiale

Un enorme passo in avanti per la scienza è stato compiuto, grazie alle ricercatrici Magdalena Zernicka-Goetz e Sarah Harrison che sono riuscite, dopo moltissimi tentativi andati a vuoto, a creare un embrione di tipo animale in laboratorio.
Sono partite utilizzando un mix di cellule staminali, sia quelle che formano organi e tessuti in genere che quelle che compongono il  tessuto che nutre l'embrione chiamato trofoblasto. Le suddette cellule staminali a loro volta si sono organizzate ed assemblate in una nuova struttura tridimensionale, ma le ricercatrici hanno annunciato che manca una tessera importante per lo sviluppo dell'embrione, ovvero le cellule costituenti il sacco che nutre l'embrione nelle primissime settimane. Questo enorme risultato sarà di fondamentale importanza sia per capire al meglio l'origine di molte malattie che si presentano all'inizio dello sviluppo, sia a ridurre le numerose polemiche per i test sugli animali.
Nello specifico, grazie a questo esperimento si potrà meglio comprendere perché nove embrioni su dieci non attecchiscono all'utero e anche le cause dell'infertilità maschile. E' un risultato molto importante anche per la zootecnica perchè grazie a questa scoperta si possono ottenere animali più sani e più resistenti alle malattie. 

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