Un gruppo di ricercatori dell'IRCCS Policlinico San Donato e dell'Università Statale di Milano hanno condotto uno studio contro l'obesità e hanno scoperto che, attraverso una terapia transcranica non invasiva, è possibile combattere questa malattia.
Oggi giorno questo tipo di terapia viene utilizzata in ambito neurologico e neuropsichiatrico per i pazienti affetti da emicranie, depressioni, dipendenze e disturbi motori.
La ricerca è stata condotta su un gruppo di 14 soggetti obesi di età compresa tra 22 e 65 anni, il cui indice di massa corporea era compreso tra 30 e 45.
Successivamente questo gruppo è stato suddiviso in due parti a cui sono state applicate due diverse terapie per una durata di 5 settimane: il primo gruppo ha subito una stimolazione cerebrale diretta all'insula e alla corteccia celebrale prefrontale, mentre il secondo ad una stimolazione fittizia.
Dopo le 5 settimane la tecnica della terapia magnetica transcranica ha prodotto maggiori risultati rispetto al gruppo di stimolazione fittizia: infatti i soggetti del primo raggruppamento hanno riscontrato una perdita del peso del 3% e più del 4% del grasso corporeo.
Il professor Luzi, docente di Microbiologia Clinica, ha dichiarato: "Una delle maggiori cause dell'obesità può essere riscontrata in un sbilancio del microbiota intestinale che manda impulsi alterati al cervello per le sensazioni di sazietà, appetito e pienezza.
Tuttavia questo studio è solo in fase preliminare ed i dati raccolti dovranno essere confermati su un gruppo maggiore di soggetti affetti da questa patologia."
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