Un team di ricercatori dell'Università di Padova ha creato le fondamenta per una nuova terapia antitumorale: il gruppo di scienziati è riuscito a sintetizzare in laboratorio nuove molecole in grado di uccidere le cellule malate.
Nello specifico, sono state realizzate molecole che provocano l'alterazione delle funzionalità dei mitocondri, in modo tale da mettere in forte stress ossidativo le cellule cancerose, mentre le cellule sane riescono a sopravvivere. Le nuove cellule bloccano in maniera farmacologica il canale ionico mitocondriale, provocando così una reazione, ovvero una eccessiva produzione di radicali liberi nell'ossigeno delle cellule tumorali.
Nello specifico, sono state realizzate molecole che provocano l'alterazione delle funzionalità dei mitocondri, in modo tale da mettere in forte stress ossidativo le cellule cancerose, mentre le cellule sane riescono a sopravvivere. Le nuove cellule bloccano in maniera farmacologica il canale ionico mitocondriale, provocando così una reazione, ovvero una eccessiva produzione di radicali liberi nell'ossigeno delle cellule tumorali.
La professoressa Ildiko Szabo, capo della ricerca, afferma che queste cellule sintetizzate portano alla morte delle cellule tumorali, anche se quest'ultime sono più resistenti ai chemioterapici; mentre le cellule sane rimangono intatte, sia perché il canale ionico dei mitocondri è presente in quantità più bassa e sia per via della limitata produzione di radicali liberi nell'ossigeno in esse contenuto.
Le cellule testate in laboratorio per questo esperimento provenivano da un paziente affetto da una leucemia linfatica cronica, una delle malattie più diffuse. La terapia usata con queste nuove molecole sintetizzate elimina quasi del tutto i linfociti di tipo B leucemiche, mentre lasciano i linfociti T sani, importanti per la difesa immunitaria, completamente invariati, dimostrando l'efficacia di questa azione selettiva da parte di queste nuove cellule.
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