Nella foto: Pietro Sanna |
Un altro giovane italiano perde la vita a Londra, la capitale britannica meta preferita dei giovanissimi che vogliono imparare l'inglese, lavoricchiando qua e là. Questa volta la vittima è Pietro Sanna, 23 anni, di origini sarde.
Pietro Sanna lavorava a Londra da ormai due anni e vi si era trasferito seguendo le orme del fratello, di 4 anni più grande, anche lui lavoratore in uno di quei franchising di bar. Poi ieri la morte: il suo corpo è stato ritrovato nella sua casa, ucciso da numerose coltellate che non gli hanno lasciato scampo. Sin da subito gli inquirenti hanno parlato di una rapina: forse Pietro, rientrando a casa, ha trovato i ladri ed ha reagito, ma questi lo hanno ucciso senza alcuna pietà.
La famiglia è accorsa all'istante
Senza parole il fratello Giomaria che è apparso sconvolto da questa terribile notizia; il papà, imprenditore nel turismo ad Olbia dove gestisce un hotel, quando ha appreso la triste notizia, è volato subito a Londra per l'ultimo saluto a suo figlio. Un ragazzo che tutti hanno definito buono, simpatico e senza nemici; un lavoratore che era fiero di esser salito di livello nell'azienda in cui lavorava e che era tranquillo, anche dopo i numerosi attentati registrati nella città. Una morte che va ad aggiungersi a quella di altri giovani italiani morti in questi mesi, molti di loro per rapine finite male, come quello dell'italo-egiziano Hosam Ali Eisa e di Sinuhe Pianella.
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